Presentazione Squadre 2019, Vital Concept – B&B Hotels
La Vital Concept – B&B Hotels riparte con la voglia di lasciarsi alle spalle un 2018 non troppo positivo. Se il primo anno tra i professionisti è servito perlopiù a testare il terreno e capire dove e come si deve migliorare, il secondo dovrà, per forza di cose, portare in dote qualche vittoria in più. Il mercato autunnale è stato di quelli importanti e le carte in regola per vivere una stagione da protagonisti ci sono tutte. L’obiettivo sarà ovviamente quello di ottenere gli inviti per le corse più importanti in terra francese, con il Tour de France in testa. Ai cancelli di partenza di questo 2019, comunque, si presenta un roster in grado di competere su tutti i terreni
Gli uomini più attesi
Se il 2018 non è andato come ci si aspettava è soprattutto perché Bryan Coquard non ha reso come ci si sarebbe aspettati. Lo sprinter francese si è smarrito col passare dei mesi, forse schiacciato dalla pressione, ma quest’anno, con nuovi corridori che ne potranno condividere la leadership, è lecito attendersi almeno un parziale riscatto. Rispetto alle aspettative che c’erano su di lui ad inizio carriera, i risultati finora raccolti sono abbastanza deludenti, seppur con molti piazzamenti promettenti. Sarà quindi interessante vedere se il 26enne transalpino riuscirà ad avere una reazione d’orgoglio ed invertire la tendenza. A spartirsi l’onere di gettarsi in volata, ci saranno poi Lorrenzo Manzin, che ha dimostrato in passato di avere ancora ampi margini di miglioramento, e i più esperti Jonas Van Genechten e Kris Boeckmans, i quali sembrano aver già passato, per motivi diversi, il periodo migliore delle loro carriere. Corridori comunque tutti preziosi al servizio del capitano.
In salita le speranze saranno tutte riposte sul nuovo arrivato Pierre Rolland, voglioso a sua volta di ritrovare le migliori sensazioni. Il 32enne di Gien è un altro di quei corridori francesi a non essere riuscito a fare il salto di qualità tanto atteso, nonostante le sue indiscutibili doti di scalatore. Nel 2019 proverà soprattutto a tenere alta la bandiera del team alla Grande Boucle, dove, verosimilmente, si concentrerà su una tappa, dopo che in passato era riuscito a conquistare traguardi prestigiosi come l’Alpe d’Huez e La Toussuire. Un altro corridore che sa farsi valere nei percorsi impegnativi è Cyril Gautier. Il grintoso corridore di Plouagat si trova a suo agio nelle fughe dalla lunga distanza e nelle semiclassiche francesi, dove anche quest’anno potrebbe avere l’occasione di mettersi maggiormente in mostra con un ruolo più centrale in squadra. Sulla sua scia, dovrebbero avere buona libertà anche Quentin Pacher e Yoann Bagot, che da qualche stagione tuttavia fa fatica a portare a casa risultati soddisfacenti.
Altro acquisto autunnale è Arthur Vichot, che ha sposato il progetto di Jérôme Pineau dopo dieci anni alla FDJ. La dirigenza si attende tanto da un corridore esperto come lui, che a sua volta non è stato in grado di soddisfare del tutto le attese di inizio di carriera. Pur essendo un corridore sempre abbastanza costante nei risultati, al 30enne di Colombier-Fontaine è mancato il grande acuto in carriera e chissà che con i nuovi colori non possa ritrovare quel talento che fino ad ora aveva un po’ accantonato, chiuso nel frattempo dall’esplosione in squadra di altri capitani. Da tenere d’occhio ci saranno poi corridori come Johan Le Bon e Julien Morice, abili nelle brevi cronometro, che potrebbero avere spazio anche nelle corse del nord.
Le giovani promesse
Il 22enne svizzero Patrick Müller fa parte di quel promettente gruppo di corridori elvetici che si stanno affacciando al professionismo. In realtà per lui si tratterà già della seconda stagione con la Vital Concept, anche se nel 2018 si è limitato perlopiù a prendere confidenza con questo mondo. Corridore piuttosto esplosivo, che si esalta nelle classiche più impegnative, è sicuramente uno di quei prospetti sui quali la squadra punta molto.
Lo stesso percorso lo hanno avuto i suoi coetanei Corentin Ermenault e Adrien Garel. Il primo aveva dimostrato di essere un ottimo cronoman nel 2017, vincendo la medaglia di bronzo di specialità nella prova under 23 di Bergen, mentre il secondo si è dimostrato un ottimo uomo squadra, in grado di dare una mano ai capitani di turno.
È invece un velocista Jérémy Lecroq, classe 1995, che nel suo primo anno coi colori della Vital Concept è riuscito a portare a casa qualche piazzamento che fa ben sperare in vista di una futura crescita. Marc Fournier, invece, è un anno più vecchio ed è già al quarto anno tra i professionisti. Dopo la vittoria a sorpresa nel Circuit de la Sarthe nel 2016, al primo anno coi grandi, quando vestiva la maglia della FDJ, il corridore di Alençon non è più riuscito ad esprimersi su alti livelli. Interessante sarà vedere se riuscirà a ritrovare una certa continuità di risultati.
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